E’ il rapporto tra la potenza termica convenzionale, che tiene conto del calore perso al camino,e la potenza termica del focolare.
La caldaia a condensazione perchè recupera il calore latente contenuto nei fumi di combustione che di norma nelle caldaie tradizionali, viene perso.
Il responsabile d'impianto è il proprietario o l'occupante o per essi un terzo responsabile.
L'apertura di ventilazione deve garantire l'afflusso di almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla regolare combustione del gas.
Dette aperture devono avere sezione libera totale netta di passaggio di almeno 6 cm² per ogni kW di portata termica installata con un minimo di 100 cm². E’ obbligatoria in qualsiasi locale in cui sono installati apparecchi a gas di tipo A o B o apparecchi di cottura.
Si in quanto la manutenzione annuale è consigliata e consente, di norma, di accedere a tutta una serie di servizi addizionali.
Sul libretto d'uso è descritto tutto ciò che serve all'utente per un buon utilizzo dell'apparecchio e le relative prescrizioni di sicurezza.
Un apparecchio di tipo "C" a camera stagna, riscaldamento+acqua calda per i sanitari. Le consigliamo di visualizzare il nostro modello: Linea 24 CSI a metano/GPL, oppure Linea.eco 26 a condensazione, il massimo della tecnologia.
L'apparecchio migliore è sicuramente una caldaia a condensazione a basamento con un accumulo per l'acqua calda. Le consigliamo il modello Sunagaz.eco con accumulo da 120 litri. Una soluzione di assoluta qualità e massimo rendimento. Inoltre è possibile inserire 3 zone (circolatori) direttamente in caldaia, oppure inserire una zona miscelata (per pannelli radianti) ed una zona diretta.